la Storia

A ovest di Bologna e Casalecchio di Reno, la via Bazzanese si snoda costeggiando le verdi e fertili colline, da sempre ricche di uliveti e vigneti, in un ambiente naturale che si presta a passeggiate e comode escursioni.
Salendo poi lungo la Via Puglie verso l’antico Borgo di Oliveto, si raggiunge il parco dove oggi sorge la Villa su di una morbida collina sulla quale si alternano campi di grano e prati circondati da querce secolari e cipressi nitidi sul cielo…

…osservando dall’alto lo sviluppo del territorio, abbiamo conferma che la cima di questa collina, alta poco più di duecento metri, si presenta come un grande terrazzo che si affaccia a nord sui declivi che portano lentamente alla sottostante pianura, ad ovest su un brusco versante che sale velocemente dalla valle del Torrente Samoggia, mentre a sud e ad est prosegue l’andamento alterno dei colli bolognesi, fino ai primi contrafforti dell’Appennino…

…la posizione elevata e salubre, abbondanza di acqua, terra fertile e facile accesso, hanno fatto di questo luogo un sito ideale per l’insediamento umano. Infatti qui hanno vissuto e prosperato, prima di scomparire, Villanoviani (pre-etruschi), Etruschi (probabilmente i primi a portare olivo e vite), Galli Boi, Romani, Longobardi e, di passaggio, Bizantini, Tedeschi, Francesi, Spagnoli, così via via sino a noi, loro discendenti passando tra diverse proprietà rappresentate da associazioni religiose e famiglie private…

…e giungiamo a noi che deteniamo la Villa dal 2004. Praticamente da allora la casa e il parco sono stati oggetto di un accurata e rispettosa ristrutturazione. Uno dei nostri obiettivi era quello di razionalizzare gli spazi, a partire dal sotterraneo fino alla soffitta e alla torretta-osservatorio, arredandoli nel contempo in modo appropriato. Abbiamo la presunzione di credere di aver provveduto a ringiovanire la casa, salvaguardandone l’essenza, agendo con affetto e rispetto.
La storia della Villa attraversa oltre 500 anni, ma non finisce qui. Infatti, chiunque si trovi nella quiete del parco e presti attenzione, udirà la voce della Villa che racconta.
Ha ancora tante cose da dire: molte ce le dirà, altre, invece, le terrà per sé come d’altronde si addice ad una saggia e riservata Signora.